venerdì 29 ottobre 2010

Che fare?

A un certo punto della vita, ci rendiamo conto che non sappiamo chi siamo e dove vogliamo andare. Sì, un'intuizione lontana c'è ma rimane un qualcosa di vago e difficilmente afferrabile. Mi sono sempre chiesta perchè: non ne siamo in grado o non lo vogliamo? C'è chi dice che questa società è viziata e si pone problemi inesistenti, chi invece esalta la noia esistenziale come dimostrazione della sensibilità alla vita e alle sue problematiche. Io non ho ancora una risposta e mi crogiolo nell'orridio pensiero che non ne avrò mai una.
Per cui sì, seguo la moda: questo blog nasce perchè spera di dare una risposta a quelli che sono i cosiddetti problemi esistenziali. Forse è un obiettivo troppo ambizioso ma, presa da raptus depressivi e dall'ansia di non riuscire ad emergere da tutto questo marasma, mi si è presentata questa idea.
Pensavo, inzialmente, di parlare d'altro, di dipendenza affettiva (che poi non sarebbe un tema lontano come sembra). Ma siccome credo che l'"esistenzialismo" nasconda tanti problemi e tante potenzialità, preferisco trattare di argomenti di più ampio respiro. Semplicemente, pensieri sulla vita e possibili soluzioni, evitando qualsiasi risposta superficiale, da magazine femminile ...